La neuroinfiammazione è un meccanismo difensivo, in cui entrano in gioco i principali sistemi del nostro organismo: nervoso e immunitario.
Viene attivata in risposta a insulti della più varia natura, e rappresenta per questo un meccanismo “trasversale”, comune a diverse condizioni fisiologiche e patologiche. Quando fuori controllo, la neuroinfiammazione si trasforma da elemento protettivo ad effettore di danno.
Imparare a modularla rappresenta un nuovo modo di proteggere e ripristinare la salute dell’uomo (ma anche dell’animale).
Sprouting nervoso mediato dal Nerve Growth Factor
Disegno originale di Rita Levi Montalcini,
Rio de Janeiro, 20 Dicembre 1952
Dedicato a Francesco della Valle, 22 luglio 1991
Collezione privata Fondazione Francesco della Valle
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Dalla neurodegenerazione alla neuroinfiammazione: come evolvono le neuroscienze
La visione “neuronocentrica”, focalizzata in modo esclusivo sul neurone e i processi degenerativi che possono interessarlo, è andata via via evolvendo in questi ultimi anni. Cellule gliali originariamente considerate “colla di supporto” stanno oggi assumendo ruoli funzionali ben superiori a quelli strutturali, assolutamente cruciali sia per il mantenimento dell’omeostasi del sistema nervoso centrale, sia nella patogenesi di processi disfunzionali.
Ecco allora che la neurodegenerazione va sempre più assumendo le tinte rosse della neuroinfiammazione.
Il dolore nel terzo millennio: non di solo neurone
Secondo la definizione della IASP (International Association for the Study of Pain – 2020) e dell’Organizzazione mondiale della sanità, il dolore «è un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a (o simile a quella associata a) un danno tissutale potenziale o in atto».
Se da un lato i neuroni sono gli indiscussi protagonisti di tale spiacevole esperienza, dall’altro è sempre più evidente come la loro sensibilità sia sotto l’influenza di altre cellule, dette non neuronali, prime fra tutte la microglia.
Modulare queste interazioni apre quindi nuovi scenari per intervenire con successo sul dolore, in particolare di natura cronica (come ad esempio il dolore associato all’artrosi), ma anche il dolore viscerale da cistite o da endometriosi; quello francamente neuropatico tipico della neuropatia diabetica, ma anche il dolore diffuso che caratterizza sindromi algo-disfunzionali, come la fibromialgia.